lunedì 11 gennaio 2010

MUSULMANI IN EUROPA: NUOVA OMBRA DEL XXI SIMO SECOLO

Oggi, la realità della presence di più in più crescente dei musulmani, crea un nuovo problema sociale di convinvenza e d’integrazione. L’impegno non è cosi simplice quando pensiamo ciblare la soluzione nel dialogo.
“I musulmani sono in Europa. Lo sono da secoli, o da immigrazioni più recenti, o da conversioni crescenti di autoctoni. Sono europei esattamente al pari dei cristiani o degli agnostici, con gli stessi diritti e doveri, le stesse libertà e le stesse restrizioni. Sono a casa loro. Occorre farsene una ragione una volta per tutte e sforzarsi di capire come riuscire a rafforzare il loro senso di appartenenza alla comune casa europea”. E’ la risposta di Nino Sergi, presidente di INTERSOS, al dibattito sviluppatosi nei giorni scorsi a partire dall’editoriale del prof. Giovanni Sartori sul Corriere del Sera. Nell’ampio documento “Musulmani in Europa. Così estranei da non potere essere europei?” E’ importante partire dai dati: oggi i musulmani in Italia circa un milione, l’1,7% della popolazione, in Europa circa 35 milioni, il 5%, mentre nel mondo sono oltre un miliardo e mezzo, quasi il 25%. Davanti a queste cifre è facile ricorrere a facili stereotipi che associano religione, clandestinità e terrorismo e che invocano la non integrabilità di questa tipologia di ‘diverso’. Tuttavia, queste posizioni non reggono ad una più attenta analisi e, soprattutto, risultano un po’ tardive rispetto all’ampio dibattito che si è sviluppato in vari paesi dell’Europa occidentale in questi ultimi decenni.
Affermare l’ identità europea è ciò che aiuta anche i musulmani ad avere il coraggio, di cominciare una riforma dell’Islam e bloccare il fanatismo e il fondamentalismo.
Ridurre l’Islam ad una religione teologicamente irrazionale e tendenzialmente fondamentalista, sarrebbe un’offesa alle centinaia di milioni di fedeli che vivono la propria fede con convinzione,
Se si vuole riuscire a convivere tra musulmani e non musulmani nell’Europa di domani, “come è indispensabile, a meno di tradire tutti i valori che rappresentano l’anima europea, occorre stabilire canali di ascolto e di dialogo, in un confronto franco e rigoroso ma da sviluppare con reciproci riconoscimento e attenzione e reciproca disponibilità all’ascolto e alla comprensione. Multiculturalismo e Islam: musulmani in Europa, no al ghetto, sì all’integrazione.
L’integrazione è oggi, la questione centrale e non più rinviabile, che deve essere affrontata a livello nazionale ma soprattutto a livello dei territori. Inoltre, “affrontare seriamente la questione migratoria e la presenza dell’Islam in europa è anche l’occasione per ripensare le nostre società sempre più complesse, plurali e globali, i principi e valori che ci possono unire e la loro traduzione quotidiana nelle scelte politiche e nella promozione della coesione sociale”.

Floribert Avonyima

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