martedì 19 gennaio 2010


HAITI: IL DRAMA DEL SISMA E IL GRIDO DI DESOLAZIONE.


La settimana scorsa un tsunami a colpito i nostri fratelli ad Haiti, un terremoto senza uguale, e un migliaia di vittimi hanno perso la vita, tanti sono rimasti feriti e migliaia di piccoli e adolescenti, vagano tra le macerie alla ricerca di un genitore che, purtroppo, spesso non trovano più. Affamati e spaventati, gli uomini senza tetto,cercano qualcuno che li possa aiutare.


Questo è il drama che ha colpito i nostri fratelli oggi come ieri gli abbrucezi ma questa volta è un sisma di magnitudo 7, che ha raso al suolo la maggior parte della capitale Port-au-Prince lo scorso 12 gennaio scorso. Secondo alcuni fonti locali, si parla di 100 a 200.000 morti. Continuando a scavare sotto le macceri novanta sono le persone estratte vive fin’ora.


La situazione è catastrofica» ha detto il presidnete Rene Peval, «sarebbe stato terribile per qualunque Paese, ma Haiti, che era già debole, ha ancora più bisogno di aiuto». Quello che serve ora è «coordinare gli aiuti internazionali», un compito che spetta «allo stato haitiano insieme all’Onu attraverso una struttura di coordinamento». Secondo il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, l’Ue deve prendere in considerazione l’eventualità di istituire una Forza rapida di intervento umanitario.

Floribert AVONYIMA

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