lunedì 11 gennaio 2010

L’IMMIGRATO UN FRATELLO: MONITO DEL PAPA A L’ANGELUS IN PIAZZA SAN PIETRO.

All’occasione della sollenità del “Battesimo del Signore”, il 10 ottobre 2010, il Papa alla piazza San Pietro davanti a una folla di più di tre mila persone, ha fustigiato l’attegiamento di violenza contro gli immigrati e cristiani e ha chiamato tutti a ripartire dal cuore di problema, per risolvere la tragedia dell’immigrazione.
Doppo la celebrazione Eucharistica e del sacramento del battesmo conferato ai quatordici giovanni nella capella Sixtina, il Papa a l’angelus a spiegato che la violenza e un sbaglio. La situazione degl’immigranti, per diversi motivi, subbiscono questo sorte. Essi sono anche essere humani come tutti a l’immagine di Dio, sono delle personne da rispettare e a capire che Dio lo ama come ama me,sottolinea il Papa. La violenza non è una scelta giusta per risolvere il problema. L’immigrato è una persona da rispettare nei tutti i sui diritti. Citando l’Enciclica “Caritas in Veritate”, è a traverso il dialogo che si può risolvere il problema. Nello stesso contesso, il Papa insieme alla situazione dei cristiani nel mondo e sopratutto in Gerusalemme e gli immigranti, chiede sollidarietà, l’amore e la pace. “Come cristiani - ha affermato Benedetto XVI - abbiamo in sorte il dono e l’impegno di vivere da figli di Dio e da fratelli, per essere come ‘lievito’ di un’umanità nuova, solidale e ricca di pace e di speranza”.
Facendo allusione alla tagedia della manifestazione della popolazine della città d’Orzano, il Papa nota che gli immigrati vanno sfrutatti e non son pagatti con premio degno, buttargli sulla strada consolida la situazione. Troviamo allora il modo di convivenza.

Floribert Avonyima

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